(Estratto da “Orientamenti e norme per le Collaborazioni Pastorali”, Edizione 2016)
«Il progetto ecclesiale delle Collaborazioni Pastorali ci domanda la disponibilità a mettere in comune doni, iniziative, tempi e luoghi, e anche ad accettare con spirito solidale gli eventuali sacrifici richiesti da una nuova impostazione della vita parrocchiale e delle attività pastorali» (da “Crescere insieme verso Cristo” Lettera del Vescovo Gianfranco Agostino Gardin per l’inizio della Visita pastorale, 21 settembre 2012, n. 11). […] Esso ha aperto nella Diocesi un cammino che – auspicabilmente – conferirà alla Chiesa di Treviso un volto nuovo e aiuterà a porre condizioni favorevoli a quella conversione missionaria e attenzione al proprio territorio che Papa Francesco chiede ad ogni Diocesi. Egli scrive infatti: «Ogni Chiesa particolare, porzione della Chiesa Cattolica sotto la guida del suo Vescovo, è chiamata alla conversione missionaria. […] La sua gioia di comunicare Gesù Cristo si esprime tanto nella sua preoccupazione di annunciarlo in altri luoghi più bisognosi, quanto in una costante uscita verso le periferie del proprio territorio o verso i nuovi ambiti socio-culturali. […] Affinché questo impulso missionario sia sempre più intenso, generoso e fecondo, esorto anche ciascuna Chiesa particolare ad entrare in un deciso processo di discernimento, purificazione e riforma» (EG 30).
Le Collaborazioni Pastorali sono una forma stabile di collaborazione tra parrocchie, chiamate a far maturare, nel contesto ecclesiale e socio-culturale, la loro identità e missione di comunità cristiane mediante un cammino condiviso e coordinato, a partire da un comune progetto pastorale.
Istituite dal Vescovo, vengono promosse in Diocesi per dare concretezza ed efficacia all’opera missionaria e pastorale della Chiesa, favorendo un necessario rinnovamento delle comunità cristiane. […] Si tratta di assumere un modo nuovo di essere Chiesa, […] ripensare a forme nuove di conduzione condivisa della pastorale, che è fatta di relazione tra preti e preti, tra preti e laici, tra laici e laici».
Grazie alle Collaborazioni Pastorali le singole parrocchie mettono in comune, in atteggiamento di dono reciproco, la ricchezza di persone, tradizioni, spiritualità e strutture di cui dispongono, […] mediante un cammino progressivo, tenendo conto anche delle caratteristiche di ogni Collaborazione Pastorale.
Nella Collaborazione Pastorale, su indicazione del Consiglio di Collaborazione Pastorale (CCP), si programmano e attuano attività pastorali comuni nei vari settori: la pastorale familiare e degli adulti, la pastorale giovanile, la pastorale della carità, la catechesi dell’iniziazione cristiana, la celebrazione dei sacramenti, l’accompagnamento di adulti nella riscoperta della fede, la promozione della missione dei laici nei luoghi della vita ordinaria e in ambito sociale e civile. […] La formazione degli operatori pastorali deve essere sempre più condivisa, in particolare quella dei catechisti, degli educatori della pastorale giovanile, degli animatori della pastorale familiare e degli adulti, degli operatori della carità, dei responsabili della preparazione al Battesimo e degli animatori della liturgia. Per tale formazione si valorizzano i corsi e gli appuntamenti di approfondimento promossi a livello diocesano e vicariale.
Tra il 2012 e il 2016 sono state istituite 32 delle 49 Collaborazioni Pastorali previste.
La Collaborazione Pastorale di Spinea (che comprende le parrocchie di Santa Maria Bertilla di Orgnano, Santi Vito e Compagni Martiri di Spinea, Beata Vergine Immacolata di Crea) è stata istituita il 26 maggio 2013.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
Consiglio Pastorale di Collaborazione
La Collaborazione Pastorale
(Estratto da “Orientamenti e norme per le Collaborazioni Pastorali”, Edizione 2016)
«Il progetto ecclesiale delle Collaborazioni Pastorali ci domanda la disponibilità a mettere in comune doni, iniziative, tempi e luoghi, e anche ad accettare con spirito solidale gli eventuali sacrifici richiesti da una nuova impostazione della vita parrocchiale e delle attività pastorali» (da “Crescere insieme verso Cristo” Lettera del Vescovo Gianfranco Agostino Gardin per l’inizio della Visita pastorale, 21 settembre 2012, n. 11).
[…] Esso ha aperto nella Diocesi un cammino che – auspicabilmente – conferirà alla Chiesa di Treviso un volto nuovo e aiuterà a porre condizioni favorevoli a quella conversione missionaria e attenzione al proprio territorio che Papa Francesco chiede ad ogni Diocesi.
Egli scrive infatti: «Ogni Chiesa particolare, porzione della Chiesa Cattolica sotto la guida del suo Vescovo, è chiamata alla conversione missionaria. […] La sua gioia di comunicare Gesù Cristo si esprime tanto nella sua preoccupazione di annunciarlo in altri luoghi più bisognosi, quanto in una costante uscita verso le periferie del proprio territorio o verso i nuovi ambiti socio-culturali. […] Affinché questo impulso missionario sia sempre più intenso, generoso e fecondo, esorto anche ciascuna Chiesa particolare ad entrare in un deciso processo di discernimento, purificazione e riforma» (EG 30).
Le Collaborazioni Pastorali sono una forma stabile di collaborazione tra parrocchie, chiamate a far maturare, nel contesto ecclesiale e socio-culturale, la loro identità e missione di comunità cristiane mediante un cammino condiviso e coordinato, a partire da un comune progetto pastorale.
Istituite dal Vescovo, vengono promosse in Diocesi per dare concretezza ed efficacia all’opera missionaria e pastorale della Chiesa, favorendo un necessario rinnovamento delle comunità cristiane. […] Si tratta di assumere un modo nuovo di essere Chiesa, […] ripensare a forme nuove di conduzione condivisa della pastorale, che è fatta di relazione tra preti e preti, tra preti e laici, tra laici e laici».
Grazie alle Collaborazioni Pastorali le singole parrocchie mettono in comune, in atteggiamento di dono reciproco, la ricchezza di persone, tradizioni, spiritualità e strutture di cui dispongono, […] mediante un cammino progressivo, tenendo conto anche delle caratteristiche di ogni Collaborazione Pastorale.
Nella Collaborazione Pastorale, su indicazione del Consiglio di Collaborazione Pastorale (CCP), si programmano e attuano attività pastorali comuni nei vari settori: la pastorale familiare e degli adulti, la pastorale giovanile, la pastorale della carità, la catechesi dell’iniziazione cristiana, la celebrazione dei sacramenti, l’accompagnamento di adulti nella riscoperta della fede, la promozione della missione dei laici nei luoghi della vita ordinaria e in ambito sociale e civile. […] La formazione degli operatori pastorali deve essere sempre più condivisa, in particolare quella dei catechisti, degli educatori della pastorale giovanile, degli animatori della pastorale familiare e degli adulti, degli operatori della carità, dei responsabili della preparazione al Battesimo e degli animatori della liturgia. Per tale formazione si valorizzano i corsi e gli appuntamenti di approfondimento promossi a livello diocesano e vicariale.
Tra il 2012 e il 2016 sono state istituite 32 delle 49 Collaborazioni Pastorali previste.
La Collaborazione Pastorale di Spinea (che comprende le parrocchie di Santa Maria Bertilla di Orgnano, Santi Vito e Compagni Martiri di Spinea, Beata Vergine Immacolata di Crea) è stata istituita il 26 maggio 2013.