Ci si può chiedere: in pratica che cosa deve fare un lettore per prepararsi a leggere una lettura? Si può rispondere suggerendo una serie di operazioni che gli consentono di studiare e approfondire progressivamente e sotto i diversi aspetti il testo.
1. Sapere con congruo anticipo quando e che cosa si dovrà leggere: ciò comporta l’esistenza del gruppo lettori, che si deve occupare anche di stabilire turni di lettura; bisogna fare di tutto per evitare di scegliere un lettore poco prima della celebrazione (o addirittura a celebrazione già iniziata).
2. Leggere il testo per capirne bene il significato, aiutandosi eventualmente con un commento e partecipando inoltre alle riunioni del gruppo liturgico parrocchiale (per poter fare ciò è indispensabile che ogni lettore possegga un messalino).
3. Individuare il “genere letterario” del testo, facendosi almeno un’idea del libro da cui è stata tratta la lettura e del tipo di lettura.
4. Cercare le parole o frasi chiave del brano, perché è su di esse che dovrà centrare l’intera lettura.
5. Studiare il testo dal punto di vista tecnico allo scopo di leggerlo correttamente, ovvero: andare alla ricerca della cosiddetta “punteggiatura orale” della lettura (pause, incisi, cambiamenti di intonazione, di ritmo, ecc.), mettere in evidenza le parole di difficile pronuncia, il tipo d’interpretazione adatto, ecc.
6. Leggere ad alta voce la lettura più volte, cioè fare vere e proprie prove, possibilmente di fronte a qualche ascoltatore o anche al registratore. Di fronte a questa scaletta di preparazione il lettore non deve, ovviamente, spaventarsi: come in tutte le cose non è necessario fare tutto subito. Ma è bene procedere per gradi, cercando di assimilare questi principi progressivamente e soprattutto verificandoli ogni domenica attraverso l’esperienza diretta. Ciò che non deve mai venir meno è lo sforzo continuo di mettere in pratica, un po’ per volta, tutte queste cose, cominciando con il preparare ogni volta la propria lettura, con costanza ed impegno.
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Last Updated: 10 Settembre 2020 by administrator
La preparazione delle letture
Ci si può chiedere: in pratica che cosa deve fare un lettore per prepararsi a leggere una lettura? Si può rispondere suggerendo una serie di operazioni che gli consentono di studiare e approfondire progressivamente e sotto i diversi aspetti il testo.
1. Sapere con congruo anticipo quando e che cosa si dovrà leggere: ciò comporta l’esistenza del gruppo lettori, che si deve occupare anche di stabilire turni di lettura; bisogna fare di tutto per evitare di scegliere un lettore poco prima della celebrazione (o addirittura a celebrazione già iniziata).
2. Leggere il testo per capirne bene il significato, aiutandosi eventualmente con un commento e partecipando inoltre alle riunioni del gruppo liturgico parrocchiale (per poter fare ciò è indispensabile che ogni lettore possegga un messalino).
3. Individuare il “genere letterario” del testo, facendosi almeno un’idea del libro da cui è stata tratta la lettura e del tipo di lettura.
4. Cercare le parole o frasi chiave del brano, perché è su di esse che dovrà centrare l’intera lettura.
5. Studiare il testo dal punto di vista tecnico allo scopo di leggerlo correttamente, ovvero: andare alla ricerca della cosiddetta “punteggiatura orale” della lettura (pause, incisi, cambiamenti di intonazione, di ritmo, ecc.), mettere in evidenza le parole di difficile pronuncia, il tipo d’interpretazione adatto, ecc.
6. Leggere ad alta voce la lettura più volte, cioè fare vere e proprie prove, possibilmente di fronte a qualche ascoltatore o anche al registratore. Di fronte a questa scaletta di preparazione il lettore non deve, ovviamente, spaventarsi: come in tutte le cose non è necessario fare tutto subito. Ma è bene procedere per gradi, cercando di assimilare questi principi progressivamente e soprattutto verificandoli ogni domenica attraverso l’esperienza diretta. Ciò che non deve mai venir meno è lo sforzo continuo di mettere in pratica, un po’ per volta, tutte queste cose, cominciando con il preparare ogni volta la propria lettura, con costanza ed impegno.
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