Ci sono pervenute dal Vicario Generale della Diocesi di Treviso le “Indicazioni sulle attività pastorali per l’Estate 2020”.
Il comunicato ad un certo punto recita così: “Per tale motivo quest’anno non è possibile proporre le attività che solitamente vengono organizzate nel tempo estivo da parrocchie, associazioni e movimenti (Grest, campi scuola, campi scout, soggiorni per giovani o famiglie, esperienze spirituali, pellegrinaggi…)”.
La decisione ha preso forma dopo approfondito studio del quadro normativo nell’Allegato 1 all’Ordinanza del PGR n. 50, del 23 maggio 2020. Non solo non è possibile vivere il “Grest” come lo abbiamo sempre fatto, ma anche la sua “trasformazione” in “Centro Estivo” diventa, a livello burocratico, complicata e con un’esposizione a livello penale troppo rischiosa per il responsabile.
La stessa cosa, ancor di più, vale per i Campi Scuola.
Ci siamo ritrovati come sacerdoti della Collaborazione di Spinea e, in tutta onestà, ci siamo allineati con la decisione diocesana.
Conosciamo bene il documento espresso dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) “Aperti per Ferie” e leggiamo di Diocesi che stanno mettendo in piedi un “surrogato” al Grest ma, conoscendo la realtà di Spinea, tutto questo ci sembra impraticabile: triage per l’accoglienza, liste di iscrizione condizionate, rapporto adulto (= professionista da assumere) con rapporto 1:5, 1:7, 1:10 per le varie fasce di età, mascherine, distanziamenti, registrazione presenze in entrata e uscita… .
E’ chiaro! Ci dispiace immensamente, ma condividiamo con la diocesi che: “È una decisione che non è presa a cuor leggero perchè, oltre ad avere delle conseguenze per le famiglie che avevano fatto conto anche su questo servizio per i loro figli, viene meno soprattutto l’occasione di una proposta formativa importante per i ragazzi, gli adolescenti e i giovani”.
Ci mancheranno i 350 ragazzi vocianti nelle mattinate o pomeriggio tra giugno e luglio, i loro entusiasti animatori, i “maestri d’arte” dei laboratori, i giochi all’aperto, le serate con le famiglie. Ci sarà un assordante silenzio nei nostri oratori che, forse, darà ancora più fastidio a coloro che ogni anno venivano a “protestare”.
Per noi era espressione di gioia allo stato puro! E non oso immaginare la pesante “tristezza” che avvolgerà Il Rifugio a Pian di Coltura e la Casa al Cervo di Molina. I Campi Scuola fanno scattare delle alchimie positive che nemmeno un anno intero di catechismo riesce a far reagire.
Ovviamente non resteremo con le mani in mano. Ci butteremo anima e corpo sul possibile, sul fattibile. Sempre pronti a cogliere al balzo ogni singola occasione.
Abbiamo già individuato due settori:
– mantenere viva l’istanza del servizio negli animatori per preservarla nel futuro,
– la trasformazione del “tempo” già programmato per i Campi delle Associazioni in offerta di servizio ove possibile per tutta la Comunità di Spinea.
Ora che è finalmente possibile, con le dovute cautele, ritrovarci “in presenza” ci metteremo di buona lena.
Da parte vostra e soprattutto da parte delle famiglie chiediamo comprensione e collaborazione per una alleanza che possa garantire ancora nel futuro questo prezioso servizio educativo.
Don Marcello, don Riccardo,
don Matias, don Andrea,
Francesca, Marta
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Posted: 29 Maggio 2020 by Don Andrea Adami
ATTIVITÀ ESTIVE 2020 – COLLABORAZIONE DI SPINEA
Ci sono pervenute dal Vicario Generale della Diocesi di Treviso le “Indicazioni sulle attività pastorali per l’Estate 2020”.
Il comunicato ad un certo punto recita così: “Per tale motivo quest’anno non è possibile proporre le attività che solitamente vengono organizzate nel tempo estivo da parrocchie, associazioni e movimenti (Grest, campi scuola, campi scout, soggiorni per giovani o famiglie, esperienze spirituali, pellegrinaggi…)”.
La decisione ha preso forma dopo approfondito studio del quadro normativo nell’Allegato 1 all’Ordinanza del PGR n. 50, del 23 maggio 2020. Non solo non è possibile vivere il “Grest” come lo abbiamo sempre fatto, ma anche la sua “trasformazione” in “Centro Estivo” diventa, a livello burocratico, complicata e con un’esposizione a livello penale troppo rischiosa per il responsabile.
La stessa cosa, ancor di più, vale per i Campi Scuola.
Ci siamo ritrovati come sacerdoti della Collaborazione di Spinea e, in tutta onestà, ci siamo allineati con la decisione diocesana.
Conosciamo bene il documento espresso dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) “Aperti per Ferie” e leggiamo di Diocesi che stanno mettendo in piedi un “surrogato” al Grest ma, conoscendo la realtà di Spinea, tutto questo ci sembra impraticabile: triage per l’accoglienza, liste di iscrizione condizionate, rapporto adulto (= professionista da assumere) con rapporto 1:5, 1:7, 1:10 per le varie fasce di età, mascherine, distanziamenti, registrazione presenze in entrata e uscita… .
E’ chiaro! Ci dispiace immensamente, ma condividiamo con la diocesi che: “È una decisione che non è presa a cuor leggero perchè, oltre ad avere delle conseguenze per le famiglie che avevano fatto conto anche su questo servizio per i loro figli, viene meno soprattutto l’occasione di una proposta formativa importante per i ragazzi, gli adolescenti e i giovani”.
Ci mancheranno i 350 ragazzi vocianti nelle mattinate o pomeriggio tra giugno e luglio, i loro entusiasti animatori, i “maestri d’arte” dei laboratori, i giochi all’aperto, le serate con le famiglie. Ci sarà un assordante silenzio nei nostri oratori che, forse, darà ancora più fastidio a coloro che ogni anno venivano a “protestare”.
Per noi era espressione di gioia allo stato puro! E non oso immaginare la pesante “tristezza” che avvolgerà Il Rifugio a Pian di Coltura e la Casa al Cervo di Molina. I Campi Scuola fanno scattare delle alchimie positive che nemmeno un anno intero di catechismo riesce a far reagire.
Ovviamente non resteremo con le mani in mano. Ci butteremo anima e corpo sul possibile, sul fattibile. Sempre pronti a cogliere al balzo ogni singola occasione.
Abbiamo già individuato due settori:
– mantenere viva l’istanza del servizio negli animatori per preservarla nel futuro,
– la trasformazione del “tempo” già programmato per i Campi delle Associazioni in offerta di servizio ove possibile per tutta la Comunità di Spinea.
Ora che è finalmente possibile, con le dovute cautele, ritrovarci “in presenza” ci metteremo di buona lena.
Da parte vostra e soprattutto da parte delle famiglie chiediamo comprensione e collaborazione per una alleanza che possa garantire ancora nel futuro questo prezioso servizio educativo.
Don Marcello, don Riccardo,
don Matias, don Andrea,
Francesca, Marta
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